venerdì 15 novembre 2013

Content Marketing: i falsi miti da seppellire!


Tutti coloro che si occupano di content marketing dovrebbero “seppellire” completamente cinque falsi miti. In primis per se stessi. Vediamoli.


Mito n.1: il Content Marketing è facile (se paragonato ad alter forme di promozione)

Considerando che il content marketing si basa su fattori quali conoscenza, condivisione e fiducia, non vedo tutta questa semplicità. Una semplicità, dunque, da sfatare! E’ facile costruire un rapporto di fiducia? Spesso ci vogliono anni per crearne uno e un solo momento di negligenza per distruggerlo. E, considerando che i rapporti tra gli utenti e i brand non sono dotati dell’intensità di un rapporto umano, la creazione della fiducia è spesso un processo incrementale. 

Dunque, a differenza di una campagna pubblicitaria vera e propria che ha una durata delimitata nel tempo, con il content marketing si realizza una campagna lunga una vita, che affonda le radici nei sistemi valoriali del brand e “umani”, intrecciandoli. In questa “relazione”, due sono i fattori fondamentali per la creazione della fiducia, la trasparenza e l’autenticità.
Pensate ancora che il content marketing sia facile?


Mito n. 2: il Content marketing non richiede troppo tempo

Per smentire quest’affermazione basta solo prendere in considerazione alcuni dei processi coinvolti nel content marketing:
  • Sviluppo di una content strategy: che include l’analisi delle keyword, una ricerca di mercato, il SEO, controllo del sito, delle risorse, dei contenuti e molto altro ancora;
  • Realizzazione costante dei contenuti: un lavoro intenso sotto tre punti di vista, tempo, pensiero e produzione;
  • Distrubuzione e promozione dei contenuti: un aspetto, questo, che presuppone degli investimenti, come il social media marketing, l’e-mail marketing , ecc;
  • Misurazione delle performance e dei risultati: analisi dei risultati e delle metriche di successo.
 Poco tempo, eh? Ne siete ancora convinti?


Mito n. 3: il Content Marketing può essere automatizzato

“Send it and forget it!”: ecco il motto del falso mito. Ci sono delle parti del content marketing che possono sicuramente essere automatizzate in una certa misura, come il monitoraggio dei social, le alert o la distribuzione, ma è pur vero che sono tante le aziende che automatizzano troppo. E non si può automatizzare troppo. Anche perché i contenuti, ad esempio, non possono essere distribuiti in tutti i canali di promozione con la stessa forma. Ogni canale richiede un adattamento. E’ il caso ad esempio dei due social network per eccellenza, Facebook e Twitter, nel primo non si hanno limiti nel numero dei caratteri, anche se è sempre bene mantenere un certo livello di incisività, mentre nel secondo è categorica la compattazione del messaggio in 140 caratteri.

Ecco ciò che non si dovrebbe assolutamente automatizzare:
  • Strategia editoriale;
  • Social media strategy;
  • Community management (il rapporto con gli utenti richiede personalizzazione e rapporti one-to-one!);
  • Realizzazione dei contenuti.


Mito n. 4: il Content Marketing è a buon mercato!

Purtroppo è opinione diffusa che il content marketing sia l’alternativa a buon mercato di altri metodi promozionali, come le relazioni pubbliche o la pubblicità vera e propria. Mai esistito paragone più errato. I risultati del content marketing non sono visibili in men che non si dica e probabilmente è questo che porta a considerazioni errate. Anni di content marketing possono consentire raggiungere ottimi risultati in termini di viralità e questo deve necessariamente essere tenuto in considerazione nel budgeting.

Mito n. 5: Chiunque può occuparsi del Content Marketing!

Niente di più falso! Il content marketing è una vera e propria disciplina che richiede talento, capacità e precisione, oltre che conoscenze specifiche. Oggi le aziende richiedono in misura sempre maggiore professionisti del settore per il content marketing: dai giornalisti ai reporter, ai digital strategist. E la lista è lunga, considerando le diverse specializzazioni che lavorare sul web sta creando.

Che ne dite? Ci sono altri falsi miti che andrebbero assolutamente smentiti?

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