lunedì 24 marzo 2014

Ceres Soft Ale: Epic Fail o Strategia?


Ceres ha annunciato, mediante sito apposito, Ceres Soft Ale, la nuova birra alla frutta, una birra soft al gusto di lampone e zenzero. Per l’occasione ha consentito agli utenti di creare liberamente dei messaggi di benvenuto sul sito, utilizzando semplicemente il nickname, proprio come avvenne mesi fa con la campagna elettorale di Matteo Renzi, contrassegnata dal famoso hashtag #Cambioverso.

Ceres Soft Ale


In quel caso, molti italiani crearono slogan seri, sottolineando ciò che davvero avrebbe dovuto cambiar verso con una nuova linea governativa in Italia. Ma ci fu anche il lato negativo, quello fatto di provocazioni, impiego di linguaggio indecente e atteggiamento canzonatorio. Nonostante ciò, ciascuno era libero di pubblicare i propri slogan sui social network e non fu prevista nessuna moderazione.

Con l’annuncio della nuova birra Ceres Soft Ale, dal colore rosa che, a detta della Ceres, “intriga l’occhio, accende l’immaginazione e  la voglia di sperimentare” (e che scardinerebbe la tipica classificazione della birra in bionda, rossa e scura), gli utenti si sono sentiti liberi di lasciare i propri messaggi di “benvenuto”, anche se di benvenuto o di "soft" si è visto ben poco, lasciando intravedere, mediante l'utilizzo di toni maschilisti, lo scenario dell’epic fail.


Pesce d’Aprile?

Non sono mancate le ipotesi dello scherzo con l’avvicinarsi del 1 Aprile. A suggerire quest’ipotesi il countdown che scade proprio tra sette giorni. Da qui l’idea che si tratti di un contro-scherzo.

Ceres Soft Ale countdown


Nessuna moderazione 

Ciò che lascia letteralmente allibiti è la mancanza di moderazione. Gli utenti sono lasciati totalmente liberi di dare libero sfogo alla loro fantasia, senza controllo. Lasciare carta bianca agli utenti, effettivamente, può essere deleterio, se non distruttivo, soprattutto se questo avviene sulla scia dell'anonimato. Risulta difficile, però, pensare che chi abbia gestito questa campagna si sia fatto sfuggire la situazione di mano così facilmente, senza, per lo meno, porre rimedio.

Viralità

Per quanto possa sembrare una mossa controproducente e auto-distruttiva, il fenomeno ha generato un certo grado di viralità. Gli utenti lasciano un messaggio di benvenuto ai loro occhi simpatico, che, nel bene o nel male, fa breccia e lo condividono con gli amici. Nel bene o nel male, dunque, se ne parla. E se il prodotto verrà davvero immesso nel mercato, chi non avrà la curiosità di assaggiarlo?

Aspettiamo, quindi, il 1 Aprile per vedere che sviluppi avrà tutta questa “stramba" faccenda e per capire se si tratta di una simpatica burla attraverso la quale l'azienda mostra il lato giocoso di sè.

E tu? Che ne pensi?

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