martedì 1 aprile 2014

Le tre fasi del Facebook Marketing

Oggi le aziende non possono prescindere dalla loro presenza sui social network, diventati ormai dei canali molto importanti per interfacciarsi con clienti e prospect, perseguendo gli obiettivi aziendali. Nel migliore dei casi, mediante questi canali si vengono a creare legami duraturi e di fiducia.



Chi decide di aprire una fan page o business page su Facebook deve innanzitutto curare l’aspetto grafico, creare una cover con grafica coordinata rispetto alla comunicazione su altri canali e all’immagine aziendale.

Successivamente è bene seguire alcuni step.


Analisi preliminare

Il primo step è svolgere un’indagine preliminare che tenga conto di diversi fattori:

1)    Mission aziendale
2)    Sito e la sua organizzazione
3)    Altri canali pubblicitari
4)    Obiettivi aziendali
5)    Analisi dei competitors
6)    Analisi del mercato
7)    Analisi del target e segmentazione


Obiettivi aziendali

1) Brand Awareness
2) Reputazione online
3) Generazione Leads
4) Fidelizzazione

In genere si cerca di perseguire gli stessi obiettivi anche nella strategia di social media marketing.


Analisi del target

E’ possibile effettuarla mediante documentazione fornita dal dipartimento vendite (demografiche, cliente tipo, ecc.) ma anche attraverso la tecnica dell’ascolto (nei forum e, in generale, nelle discussioni online).  L’obiettivo è quello di capire quali possono essere le richieste degli utenti e che idea hanno del brand e dei prodotti/servizi in questione.


Fase attuativa

E poi arriva il momento di iniziare a postare, ad aggiornare gli status e a creare relazioni stabili con l'utenza. Come comportarsi?

1)    Essere social
Essere sinceramente social è la strategia migliore. Spesso si punta a fare social media marketing tentando mille strategie, quando la cosa più semplice è comportarsi come ci si comporta educatamente nella società.

2)    Puntare all’impatto emotivo
L’obiettivo è coinvolgere e coinvolgere significa appassionare, trascinare, stimolare qualcosa a livello emozionale.

3)    Evitare sponsorizzazioni
Le persone che decidono di iscriversi a Facebook non lo fanno perché vogliono ritrovarsi ad avere a che fare con la noia (ahimè! Purtroppo la percezione è questa!) del telemarketing. Non trasformiamo la fan page in un aggressivo sportello di vendita. Chi sceglie di crearsi un account su Facebook lo fa perché vuole trascorrere il tempo divertendosi con amici e conoscenti.

4)    Svelare un volto umano
L’azienda su Facebook non deve apparire come un’entità astratta, ma come una persona, con una determinata identità e personalità. Solo attraverso questi fattori passa il tratto dell’unicità e la possibilità di creare relazioni dal volto umano.

5)    Ascolto e dialogo
Lo sviluppo di una conversazione con i fan è molto importante per la creazione di legami veri e duraturi, basati sulla fiducia. Inoltre, l’ascolto degli utenti consente di capire bene quali sono le “tendenze” del bacino d’utenza rispetto al brand o al prodotto/servizio.

6)    Reagire e coinvolgere
Su Facebook è importante anche reagire in maniera tempestiva e coinvolgere quanto possibile, creando attività che stimolino engagement, ma anche UGC (user generated contents). Uno dei modi per creare engagement è quello di realizzare contest online (in quei casi è molto importante informarsi e seguire attentamente la normativa italiana). Monitorare quanto accade nella pagina è fondamentale soprattutto nei casi in cui è necessario gestire momenti di crisis management.

7)    Non esistono regole fisse
Occorre esserne consapevoli. Quello che funziona per un certo tipo di business può non funzionare per un altro. Bisogna capire, sperimentando, cosa funziona di più.

8)    Allargare la community
Per allargare la community si può ricorrere ad espedienti come l’inserimento del pulsante “Mi piace” sul sito oppure ad iniziative come l’aggiunta del link alla fan page in calce alla firma nelle e-mail oppure nelle newsletter. A proposito del volume della community, quanto conta questo fattore? E’ sicuramente uno dei KPI da tenere in considerazione, ma quanto è rilevante la quantità rispetto alla qualità? Per qualità si intende in questo caso la quantità di utenti realmente interessanti alla pagina.

9)    Variazione dei contenuti
E’ molto utile variare i contenuti, sia nella tipologia che nel format. Non dimentichiamo il motivo per cui la gente si trova su Facebook e vi trascorre del tempo.


Fase di monitoraggio

La fase di monitoraggio è molto importante per capire se la strategia attuata è stata efficace oppure se è necessario cambiare rotta.

Ecco i KPI (Key Performance Indicators) da tenere in considerazione per l’analisi dei risultati ottenuti:

1)    Volume della community
2)    Engagement
3)    Reputazione
4)    Lead Generation


Il coinvolgimento dell'utenza diventa importante più che mai, soprattutto in base agli attuali aviluppi che vedono Facebook configurarsi sempre più come paid media, considerando anche il crollo della portata organica. Sarà utile programmare l'acquisto di pubblicità per acquistare maggiore visibilità?

Per approfondire, vi consiglio "Facebook: come fronteggiare il crollo della portata organica", di Fabio Piccigallo.

Adesso tocca a te!

Ci sono altri consigli che vorresti far presente? In genere, quando stabilisci la tua strategia di Facebook Marketing, ti basi sugli step proposti oppure ci sono altri aspetti che ritieni sia utile mettere in luce?


Fermati!  Non fuggire a gambe levate! Se vuoi leggere di più, ti consiglio:

Social Media: come sventare gli epic fail

Facebook: Nutella vs Red Bull. Cosa funziona di più?

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