venerdì 28 febbraio 2014

Il coraggio di essere freelance. Intervista a Giuseppe Franco.

Dopo il post “Web writing: il testo non è un fast food. Intervista a Giuseppe Franco”, come promesso, ecco la seconda parte dell’interessante intervista a Giuseppe, esperto di coaching, comunicazione e formazione.

Se nella prima parte sono stati presi in esame aspetti specifici della comunicazione, del giornalismo 2.0 e del web writing, il focus della seconda parte dell’intervista si è concentrato soprattutto sulla motivazione e sulla spinta che porta un freelance ad intraprendere una strada del genere. Ecco la prima risposta di Giuseppe Franco...



giovedì 27 febbraio 2014

Facebook: Nutella vs Red Bull. Cosa funziona di più?

Cosa funziona di più per la tua fan page Facebook? I video? Le immagini? Le infografiche? I post con link che rimandano al blog o al sito? Quali argomenti suscitano maggiormente gli interessi delle persone che partecipano alla community? Qualsiasi sia la risposta è una risposta che definirei a pieno titolo “soggettiva”. Il motivo? Ciò che è valido per la tua pagina Facebook, in cui parli ad esempio di ricette di dolci, potrebbe non esserlo per la pagina di un blogger che si occupa di bellezza e make up, a prescindere da quelle semplici linee guida che un po’ tutti dovremmo seguire in generale...

Post su linee-guida generiche:  “Facebook: perché la community non decolla?"

Il mio interesse n questo post è quello di riportare delle osservazioni nate in seguito all’analisi di alcune pagine Facebook, quelle che riscuotono maggiore successo, con l’obiettivo di comprendere cosa funziona e cosa no. O, meglio, cosa funziona di più. Tra i parametri tenuti in considerazione…

  • Numero di persone a cui piace: sintomatico del successo della pagina
  • Numero di persone che ne parlano: sintomatico del coinvolgimento
  • Timing di pubblicazione
  • Tipologia di post pubblicati: immagini? Video? Link?
  • Tipologia di post che creano maggior engagement: che cosa suscita maggiormente l’interesse degli utenti  generando commenti, like o condivisioni?
L'osservazione si è diretta su fan page come Nutella, Pringles, Red Bull, Victoria's Secret, ma riporterò alcuni elementi che distinguono ciò che funziona per Nutella da ciò che funziona per Red Bull.

martedì 25 febbraio 2014

Facebook: perché la community non decolla?


Le fan page (o business page) di Facebook sono tutte diverse e non si può stabilire a priori una guida da seguire valida per tutte. Il motivo è semplice: a livello aziendale ogni fan page riflette l’azienda, la sua personalità, i suoi valori. Probabilmente all’inizio è molto complesso far decollare la community che ruota intorno ad una fan page. Premesso che ogni fan page Facebook abbia le sue regole che dipendono dal target specifico alla quale si rivolge e che, allo stesso tempo, la compone, ci sono tuttavia delle regole di fondo che ciascun social media manager dovrebbe seguire.



Facebook fan page
Fonte


domenica 23 febbraio 2014

Content marketing: perché creare contenuti virali è difficile?

Quali sono le caratteristiche di un contenuto virale? Te lo sei mai chiesto? Perché ci sono contenuti che, una volta messi in rete iniziano a viaggiare di click in click alla velocità della luce, raggiungendo livelli altissimi di condivisione? Cosa accomuna questi contenuti?

Sembrerebbe essere impossibile prevedere la viralità di un contenuto. Ossia, per quanto possiamo tentare, non è detto che il risultato sia quello desiderato. In fondo, chi non vorrebbe creare un contenuto virale?

Tuttavia ci sono delle caratteristiche basilari  che quei contenuti che vengono massicciamente condivisi presentano.


sabato 22 febbraio 2014

Nove consigli per scrivere contenuti di qualità sul web


Scrivere contenuti di qualità: è questo l’obiettivo di un buon web writer. Ma quando un contenuto può dirsi di qualità? Quali sono i requisiti che deve soddisfare? Esiste una ricetta valida e applicabile in ogni campo?

Supponendo che un web writer conosca bene le differenze tra la scrittura per i media tradizionali e il web, ci sono alcuni aspetti che un contenuto deve riflettere.

Semplicità

Un contenuto di qualità deve essere semplice sia nella forma che nella sostanza, deve seguire un flusso informativo chiaro ed esaustivo, senza presentare elementi che possono ostacolare la comprensione. Anche i titoli devono rispondere a questo requisito, dal momento che è proprio sulla loro valutazione che si baserà la scelta di dedicare del tempo alla lettura da parte del lettore.

Fonte

venerdì 21 febbraio 2014

Web writing: “il testo non è un fast food”. Intervista a Giuseppe Franco.

La “vitamina C” è un fattore di primaria importanza nell’ambito del web writing. Un argomento che ho trattato nel post “Web writing: fai la differenza con la Vitamina C!” e che ho scelto di approfondire mediante un’intervista a Giuseppe Franco, autore di "Giornalista 2.0. Le 5W con aggiunta di vitamina C”.

Ecco come Giuseppe ha risposto alla prima domanda…

Da dove nasce la metafora della vitamina C?


Si tratta essenzialmente di un appiglio. Ricordo quando ero piccolo e avevo l’influenza. Mia madre mi suggeriva sempre di prendere la vitamina C per star bene. Quindi, parallelamente, la vitamina C è un elemento fondamentale per “star bene” sul web oggi.


giovedì 20 febbraio 2014

Ingredienti di base di una community di successo

Una community, come sostiene il guru del marketing Seth Godin, è una trubù. Le tribù e non le folle rappresentano le nicchie, un insieme di persone accomunate da interessi specifici.

Quali sono i tratti fondamentali di una tribù?

Si tratta di gruppi pseudo-organizzati online composti da persone che condividono un interesse, il collante. Mentre il motore di una community è la relazione. E’ la relazione che, infatti, permette alle community di funzionare. Il web è un terreno fertilissimo per la formazione delle community: forum, blog, fanpage, ecc.

Alla condivisione dell’interesse, Seth Godin associa anche la condivisione di una maniera di comunicare, un linguaggio specifico, tratto distintivo della community.

Button Flowers - Fonte

lunedì 17 febbraio 2014

Content strategy e calendario editoriale. E tu lo stendi?


Il content marketing è oggi vitale per qualsiasi azienda. E creare contenuti rilevanti e sempre “freschi” è fondamentale. Il motivo? E’ proprio attraverso i contenuti che si viene a creare l’engagement dei clienti o dei prospect, oltre al fatto di poter migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.

I contenuti ormai sono il cuore di ogni conversazione. Diciamocela tutta, tutte le aziende sono editori. O, almeno, dovrebbero esserlo. Che strategia impiegare per ottimizzare il lavoro di content management? E’ consigliabile creare un calendario editoriale che rifletta la tua content strategy, ottimizzando, così, il flusso dei contenuti da distribuire. Come procedere?


domenica 16 febbraio 2014

Social Network: la condivisione automatica dei post è un vantaggio?


Il web brulica di tool per poter svolgere ogni tipo di attività legata ai social network, dalla condivisione dei post al monitoraggio. A proposito della pubblicazione dei post da un sito o da un blog, considerando le piattaforme di pubblicazione automatica come Hootsuite, Tweetdeck, Buffer, Media Funnel, ecc., mi chiedo fino a che punto possa essere vantaggiosa una gestione di questo tipo.

Sicuramente lo è, considerando diversi fattori, quali: la possibilità di schedulare la pubblicazione o di effettuare il monitoraggio successivo, oltre al fatto che, utilizzando i titoli dei post, sarai a buon punto anche sul versante SMO (social media optimization).

Ma è tutto così semplice? Direi di no. Vediamo perché.


Ogni social network parla una lingua diversa


sabato 15 febbraio 2014

Content marketing: messaggi che ‘colpiscono’. Il caso Axe Peace.


Eloquenti e significativi: ecco come devono essere i contenuti che “colpiscono”. Sottolineo il verbo “colpire” perché oggi più che mai è essenziale che il content marketing si preoccupi di creare contenuti che si facciano strada senza ostacoli nell’attenzione delle persone, immerse in un mare di informazioni ed input di vario tipo.
Tweet: Oggi più che mai è essenziale che il content marketing si preoccupi di creare contenuti che colpiscano l'attenzione. http://ctt.ec/XY3p5+
Il fenomento dell’overloading informativo si accompagna, infatti, ad un calo del livello d’attenzione. Ma che succede se il messaggio è sorprendentemente intenso e toccante?

E’ il caso del video virale “Make Love, Not War”, lanciato da Axe. Un video che è riuscito a scuotere le masse, grazie alla profondità del messaggio trasmesso, a prescindere dal prodotto.


Web writing: il ‘clicca qui’ è da evitare?


Cari amici web writer,

vorrei approfondire un argomento legato all’inserimento di link nei testi scritti per il web. I link sono molto importanti perché consentono al lettore di approfondire un determinato argomento e, spesso, alla fine di un post o di una news è tendenza condivisa quella di inserire un link di approfondimento ad un’altra pagina.

 

 

venerdì 14 febbraio 2014

Web writing: come scrivere titoli attraenti?

Scrivere un buon titolo per un post o una news è importantissimo per un web writer. L’importanza dei titoli per chi scrive deriva dall’importanza che vi attribuisce chi legge. E’ proprio grazie ai titoli che il lettore deve sentirsi invitato alla lettura, soprattutto quando i contenuti di una pagina sono molto lunghi.

Dunque, i titoli, oltre a facilitare la lettura da parte del lettore, lo facilitano anche nella scoperta delle informazioni che gli servono. Inoltre, titoli scritti bene consentono di mantenere alto il livello di attenzione del lettore.


Web writing: cos’è la scrittura front-load?


Sei un web writer? Usi la tecnica della piramide rovesciata? Allora non puoi non conoscere la tecnica della scrittura “front-load”.


mercoledì 12 febbraio 2014

Web Writing: dove collocare le keyword?

Ti occupi di web writing e stai per scrivere il tuo post o la tua news. Dopo aver fatto una ricerca sulle parole-chiave necessarie per la stesura del tuo contenuto destinato al web e aver identificato quelle a minor tasso di competitività, è consigliabile posizionarle soprattutto nella parte alta della pagina. Si dice che la zona ottimale sia compresa entro i primi 50-100 caratteri. Perché? Perché i motori di ricerca lo preferiscono di gran lunga. L’importanza di collocare le keyword in questa zona risponde al criterio della “Keyword prominence”.



martedì 11 febbraio 2014

Web Writing: things you should consider to make your contents visually appealing

Web Writing: how to make your contents appealing

Per approfondimenti, ti consiglio di leggere il post "Web writing: come rendere un testo visivamente allettante?"

Alla prossima!

 

Web writing: come rendere un testo visivamente allettante?

Dopo aver affrontato, ieri, la tecnica della piramide rovesciata per la stesura di testi nell’ottica del web writing,  oggi mi piacerebbe parlare di espedienti visivi che rendono un contenuto “allettante” alla “vista” del lettore.



lunedì 10 febbraio 2014

Web writing: fai la differenza con un po’ di vitamina C!


Web Writing, tecniche e suggerimentiHai cliccato sul titolo di questo post, lo hai aperto e adesso stai leggendo le prime righe per afferrare l’argomento principale, cercando le informazioni di base che ti consentano di fare delle inferenze sul contenuto di questa pagina. Che ne dici di rimanere sintonizzato/a per qualche altro minuto?

Oggi vorrei parlarti della tecnica della piramide rovesciata e del suo funzionamento sul web. Oltre che degli altri ingredienti che funzionano parecchio. Come la "vitamina C".

domenica 9 febbraio 2014

Content Strategy: la struttura dei contenuti conta!

Quanto è importante la struttura dei contenuti? Moltissimo. E’ un aspetto fondamentale, insieme alla sostanza, da non sottovalutare assolutamente. Soprattutto se si scrive per il web. Vediamo di cosa bisogna tener conto quando si “mette in piedi” un contenuto.

Content Strategy: la struttura dei contenuti

Lunga vita al SEO

Aspetto number one: il SEO. Il White Hat SEO e l’inbound marketing sono sempre ricompensati bene da Google, che riconosce le attività genuinamente svolte con l’obiettivo di fornire informazioni utili.

Si potrebbe addirittura sostenere che il SEO sia il cuore della content strategy. I content strategist oggi riescono a posizionare bene i loro contenuti non solo se rispettano alla lettera le linee guida dei webmaster e se stendono i contenuti tenendo conto di fattori rilevanti, come, ad esempio, l’uso delle keyword, ma anche e soprattutto con la loro capacità di costruire un brand in maniera coerente e significativa.

sabato 8 febbraio 2014

Perché in politica si preferisce Twitter?

E’ una domanda che mi sono posta spesso. In realtà, ho notato che i politici usano molto i due social network più in vista, Facebook e Twitter, con le differenze richieste ovviamente da entrambi i mezzi. Su Facebook si dilungano parecchio, scrivendo chilometrici post in cui a dichiarazioni seguono descrizioni di fatti, argomentazioni, spesso accompagnati da immagini e video. Ormai i social network sono diventati terreno di scontro politico in cui ciascuno, dalla torre del proprio partito, cerca di affondare l’avversario, muovendo una pedina alla volta.

Però i talk show politici preferiscono creare conversazione prevalentemente su Twitter, lanciando degli hashtag ben precisi, relativi a tematiche che verranno discusse e rilanciate, sempre mediante l’hashtag in questione, dagli utenti direttamente sul social network. Ciascuno è libero di dare la sua opinione. Ma perché proprio Twitter?

Content strategy: da cosa dipende la sostanza dei contenuti?


Mi piacerebbe parlarvi della frustrazione che provo davanti allo scenario di un’Italia che stenta a rimettersi in piedi, della delusione nel sentire della gente che fugge e che lascia il suolo italiano per cercare migliori opportunità all’estero, del fatto che qui, purtroppo, niente sembra essere valorizzato, ma non voglio adottare nessuna vena pessimistica. Ritengo anzi, che il pessimismo sia solo un modo per accettare passivamente la situazione attuale e, devo dire che, la determinazione che voi, professionisti del web 2.0, web writer, copywriter, social media specialist e blogger, dimostrate nell’affermare le vostre passioni è una chiara dimostrazione che non tutto è perduto e che sono le persone, quelle che ci credono davvero, che forse possono migliorarlo, questo mondo.

Non mi dilungo nelle mie riflessioni, amare, ma anche intrise di speranza. E passo all’appuntamento di oggi con la content strategy, così ci tiriamo un po’ su!

Ieri abbiamo visto quali sono, secondo il punto di vista di Halvorson, gli elementi che stanno alla base della definizione della content strategy. Oggi prenderò in esame altri aspetti, come  lo stretto legame tra la content strategy e il giornalismo, l’importanza di far riferimento all’audience per il linguaggio da utilizzare e la rilevanza del tono.

venerdì 7 febbraio 2014

Contenuti e persone: il binomio indissolubile della content strategy


Quante volte abbiamo sentito o letto la frase “content is the king”? Ed è davvero così, essendo i contenuti vitali per una relazione stabile e “profonda” con utenti e clienti.

Ecco perché è importante l’approccio della content strategy, il cui obiettivo è principalmente quello di venire incontro alle aspettative degli utenti, rispondendo, allo stesso tempo, a determinati obiettivi di business.



giovedì 6 febbraio 2014

Content strategy e content marketing: qual è la differenza?

Spesso si tende a considerare le due cose intercambiabili. Il fatto di base è che non lo sono. Si tratta di due “pratiche” completamente differenti, anche se spesso e volentieri sono in un rapporto di sovrapposizione.

La relazione tra la Content Strategy e il Content Marketing è molto stretta. La differenza? Sta spesso nel budget.

Sono stata attratta da una metafora usata a proposito della differenza tra Content Strategy e Content Marketing: “Content marketers draw on the wall with magic markers, while content strategists use fine pens”.



martedì 4 febbraio 2014

Blogger: non mollare mai!

Aumentare il traffico su un blog. All’inizio, sembra solo fantascienza, a tal punto che può generare un senso di frustrazione. E se non si è animati da quella fortissima volontà di andare avanti, il senso di frustrazione iniziale può addirittura portare alla rinuncia. L’importante è non mollare. Prima o poi, se si segue la pista giusta, si arriverà ai risultati desiderati. Ma come fare?

Ecco alcune regole che vorrei condividere con te:

1.    Scrivi di più e con costanza. Sembra che ad un aggiornamento frequente del tuo blog corrisponda di conseguenza un incremento in termini di traffico. Google, infatti, conferisce  maggiore priorità a quei siti che presentano contenuti aggiornati. L’aggiornamento costante, quindi, è un must per chi desidera ricevere la dovuta attenzione dai motori di ricerca. E’ consigliabile aggiornare il blog minimo due volte a settimana.

lunedì 3 febbraio 2014

Facebook Paper: potere ai contenuti

L’esperienza che ogni utente fa con i contenuti sul web è importante come i contenuti stessi. Sembrerebbe essere questo l’assunto di base di Facebook Paper, la recente invenzione di Zuck. Un’invenzione che ha il suo perno proprio nelle news online.

Si tratta, infatti, di un aggregatore di notizie, il cui aspetto sarà in formato “mosaico”. Lo stile adottato è tratto direttamente da Instagram.

L’applicazione permetterà a chiunque di esplorare e condividere notizie, storie e contenuti multimediali mediante l’esperienza della narrazione. Le notizie verranno classificate in sezioni tematiche, che sarà possibile personalizzare a seconda degli interessi.

Mark Twain: precursore del web writing?

Cari web writer,

che ne dite di esplorare la "genealogia" dei nostri "antenati"? Siamo alla fine del 1800 quando Mark Twain, scrittore, umorista e docente statunitense, definito da William Faulkner “il primo vero scrittore americano”, stabilisce, in una sua invettiva sulle regole della “fiction”, le linee guida per un buon "dialogo" in letteratura.

Linee guida che non distano molto da quelle che un buon web writer dovrebbe seguire per i suoi contenuti.

Ecco uno stralcio delle Fenimore Cooper’s Literary Offences, un saggio satirico in cui lo scrittore critica gli scritti di James Fenimore Cooper:

“[When] the personages of a tale deal in conversation, the talk shall sound like human talk, and be talk such as human beings would be likely to talk in the given circumstances, and have a discoverable meaning, also a discoverable purpose, and a show of relevancy, and remain in the neighborhood of the subject at hand, and be interesting to the reader, and help out the tale, and stop when the people cannot think of anything more to say. But this requirement has been ignored from the beginning of the 'Deerslayer' tale to the end of it”.


domenica 2 febbraio 2014

Web writing: esiste il contenuto perfetto?


Qualcuno dice che il web writing sia un’arte. Un’affermazione che condivido ampiamente, sebbene ritengo sia bene fare la differenza tra arte intesa come spontanea espressione ed arte intesa come disciplina, esercizio.

Tutti provano a scrivere in rete, ma non tutti riescono ad avere lo stesso effetto e gli stessi risultati. L’obiettivo di un web writer è quello di venire incontro in maniera efficace ai bisogni dei clienti e, soprattutto, dei destinatari dei testi, creando al contempo contenuti di qualità.

Se esiste il contenuto perfetto? Partendo dal presupposto che la perfezione non esiste, ritengo che esistano, piuttosto, una serie di tecniche ed espedienti da mettere in pratica per un risultato ottimale.